"MATTIA era un GIOIELLO INCASTONATO in una FAMIGLIA SPECIALE"
Lo struggente ricordo dello sfortunato Giani da parte del direttore generale del Castelfiorentino United Andrea Vaglini
Non era il classico rapporto dirigente-calciatore, Mattia Giani rappresentava anche un pezzo di vita del direttore generale del Castelfiorentino United Andrea Vaglini. Lui è un amico di famiglia, l'aveva visto crescere da piccolo. Ritrovarselo come calciatore nella propria società all'inizio della scorsa stagione, dopo averlo seguito nella carriera giovanile, è stato un qualcosa che ancor più lo ha legato a Mattia e alla sua famiglia.
Sono giorni così davvero durissimi per l'amico Andrea al quale abbiamo chiesto uno "speciale" ricordo di Mattia. E lui con tanto dolore e uno sforzo che gli riconosciamo, non si è sottratto, inviandoci questo suo personale "ritratto" di un ragazzo che purtroppo non c'è più.
"Mattia era davvero il ragazzo che ogni padre sognerebbe come fidanzato della propria figlia, una persona d'oro, educato e gentile, sempre sorridente, sempre disponibile con tutti e per tutti. Nella vita come nello sport. Mai una parola fuori posto in campo e nello spogliatoio e sempre, ma proprio sempre pronto a dare una mano a chi percepiva ne avesse bisogno .
Mattia desiderava giocare al calcio più di ogni cosa, non poteva stare senza pallone, fin da piccolo quando iniziò il suo percorso a Empoli arrivando a giocare sempre da protagonista fino alla Primavera.
Mattia amava Castelfiorentino e il Castelfiorentino e ha onorato questa maglia sempre e comunque, battendosi come un leone in campo e in allenamento, anche quando è stato a lungo infortunato non ha mai fatto mancare sua presenza e mostrando una serietà e una professionalità che lo facevano essere un assoluto esempio per i più giovani.
Mattia era un grande in tutti i sensi, una persona davvero speciale, che si faceva benvolere da tutti e la testimonianza più tangibile di queste mie parole sta nelle infinite attestazioni di vicinanza che stiamo ricevendo da ogni dove.
Mattia Giani è scomparso da pochissimo in un modo assurdo e in un luogo che lui amava, il campo sportivo, lasciando in me e in tutte le persone gli volevano bene un senso di vuoto incolmabile.
Mattia era un gioiello incastonato in una famiglia speciale con due nonni meravigliosi, un babbo e una mamma unici e irripetibili, un fratello per il quale stravedeva e a cui era legato in maniera speciale, a cui spetterà il grande compito di ricordarlo a suon di reti, una compagna bellissima e gentilissima e una "cognata "altrettanto speciale".
Una famiglia che ho l'onore di frequentare e alla quale sono legato da un sentimento di profonda amicizia che, e non è una banalità, non avrebbe davvero meritato una tragedia ed uno strazio così devastanti".