L'avvocato BAGATTINI spiega come il FIGLINE si difenderà nel PROCESSO
"Le immagini dovranno essere valutate per chiarire se ci sono stati semplici errori o se si è voluto condizionare l'andamento della partita"
Dopo giorni di assordante silenzio sulla vicenda (LEGGI QUA), il Figline ha comunicato “di aver dato incarico all'avvocato Federico Bagattini di tutelare i propri diritti ivi compresi quelli relativi alla propria immagine, in relazione alle notizie di stampa apparse e circolate anche sui social, relative alla partita di Mercoledì 11 Maggio 2022 svoltasi ad Altopascio, valevole per la Poule promozione di Eccellenza Toscana, Tau Calcio Altopascio - A.S.D. Figline 1965. Sarà cura della Società aggiornare i propri sostenitori anche, ove lo ritengano, rivolgendosi al legale sopra indicato, su ogni sviluppo della vicenda e sulle iniziative assunte e da assumere”.
Così TOSCANAGOL ha cercato un contatto con lo stesso Bagattini che con grande gentilezza e disponibilità ha risposto ai nostri interrogativi. Chiacchierando con lui abbiamo scoperto che è stato presidente proprio del Figline dopo che aveva rinunciato alla serie C ed era ripartito grazie al “lodo Petrucci” dall’Eccellenza. Dopo l’iniziale presidenza del Sindaco di Figline, come da prassi, Bagattini guidò la società per circa un anno e mezzo nel 2010
“Al momento non ci è arrivata nessuna chiamata – ci dice inizialmente l’avvocato che ha uno studio a Firenze - Noi sappiamo che c’è stata una denuncia congiunta di Livorno e Tau al Comitato Regionale della LND che ha poi trasmesso gli atti alla Procura Federale. Quindi ufficialmente non sappiamo niente, Confidiamo nel lavoro della Procura dove ci sono colleghi valenti e scrupolosi”.
Procura federale di cui Bagattini ha fatto parte per quasi 20 anni. Era lui il vice di Stefano Palazzi, colui che era stato ribattezzato “super procuratore” ai tempi di Calciopoli. Ricordiamo poi che Bagattini è stato uno dei legali dell’agente della Polizia Stradale Luigi Spaccarotella, dichiarato colpevole dell'omicidio volontario del tifoso della Lazio Gabriele Sandri, avvenuto l'11 novembre 2007 sull'A1 nei pressi di Arezzo.
Ma come imposterà la difesa di un Figline che per certi versi, parrebbe (giusto usare il condizionale), indifendibile? “E’ una risposta difficile da dare, oltretutto per me che sono avvocato penalista. Voglio evidenziare che i processi facili non esistono, anzi a farlo si rischia di non impegnarci a dovere. In questo caso a maggior ragione, visto che ci sono delle immagini che sono il punto di partenza e che dovranno essere valutate, non esistendo fonti di prova indirette. Si dovrà mettere in luce se si è trattato di semplici ancor che gravi errori o se si è voluto condizionare l’andamento della gara. E’ chiaro che da difensore non posso aggiungere altro sulla strategia difensiva”..
Sarà da capire in sede di dibattimento come l’accusa potrà provare quanto esposto. “Questa è l’altra faccia della medaglia e sarà il motivo del contendere. Errori fatti apposta oppure no? Credo che tutti i protagonisti di questa vicenda dovranno evitare di formulare giudizi aprioristici e sommari”.
Anche perché impossibile pensare, se anche il Figline avesse premeditato tutto, che non ci fossero conseguenze e che non scoppiasse tanto clamore. "E’ questo uno degli argomenti che tratterò. Lei è un acuto intervistatore ed è già arrivato ad una conclusione…”
Non resta dunque che attendere come si snoderà il processo. “Esatto, è da capire verificare lo svolgimento delle indagini, dopodiché si potranno tirare le prime conclusioni”.
Bagattini però non minimizza assolutamente la posizione del Figline. E’ perfettamente conscio dei rischi che ci sono per la società valdarnese. “Sarei un miope e intellettualmente arrogante se non avessi la consapevolezza dei rischi ai quali la società potrebbe andare incontro”.
In ogni caso è giusto che il Figline si difenda? “In un paese realmente civile i processi si fanno nelle sedi proprie, garantendo tutti i diritti difensivi nella consapevolezza che il processo non serve per stabilire quale pena irrorare, ma prima di tutto per individuare la responsabilità ove effettivamente esistente”.
Un’ultima cosa: è notizia delle ultime ore il fatto che la Digos di Lucca ha aperto un fascicolo su questa vicenda. Esistono i margini per un intervento dell’autorità giudiziaria ordinaria? “A mio avviso no, in quanto il reato previsto dall’articolo 1 delle Legge numero 401/89, conosciuto come “Frode in competizioni sportive”, prevede degli elementi costitutivi ulteriori rispetto all’illecito sportivo previsto dall’articolo 30 del Codice di Giustizia Sportiva. In modo particolare è necessario per integrare il reato che ci sia “offerta o promessa di denaro o altra utilità” e che dunque vi sia un accordo con la compagine avversaria. Questi elementi nella vicenda che ci riguarda non emergono nella maniera più assoluta